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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

infamous pacifists

He shuns all isms, but blesses iridescent bones with white phosphorus, the one who spits on Voltaire's honour. He greets with grim gaze and bloodshot eyes the Palestinian, inhuman with no time or desire to grow human. He smiles mockingly and points his finger at you that you do not want a strong Europe and prefer a weak peace for the weak, you damned cacasenno. These infamous pacifists who seek neither glory nor justice but malevolent interstices to wallow in their Franciscan habit with their iPhones. Drunken liars, they want to be "ists" something to hide cowardice and juvenile prudery. Poor bony bones hunched over unread tomes, elliptical confusion babbling nonsense. Hypocrites. Blood of Judas, how can one prefer soft intentions to the hardness of life, to blood, to the ordeal of the righteous? Distinguishing good from evil counts, not sparing innocent blood, is a matter of principle, the Ukrainians cannot fight the ogre's dragons with their chests, they want weapon...

Infami pacifisti

Rifugge ogni ismo, ma benedice le ossa iridescenti al fosforo bianco, quello che sputa sull'onore di Voltaire. Saluta con sguardo greve e occhi illanguiditi il palestinese, inumano senza tempo, nè voglia di crescere umano. Sorride beffardo  e punta il dito su di te che non vuoi l'Europa forte e preferisci una pace debole per deboli, maledetto cacasenno. Infami pacifisti, punta il dito il maestro degli inganni, non cercate nè gloria, nè giustizia, ma interstizi malevoli per crogiolarvi con il vostro saio di francescani con l'iphone. Mentitori ubriaconi, volete essere "isti" qualcosa per nascondere vigliaccheria e pruderie giovaniliste. Poveri ossuti incurvati da tomi mai letti, ellittici confusionari che balbettano controsensi. Ipocriti. Sangue di giuda, come si fa a preferire molli propositi alla durezza del vivere, al sangue, all'ordalia dei giusti? Distinguere il bene dal male conta, non il risparmiare sangue innocente, è una questione di principio, gli ucra...

Lo sciame

Lo sciame è il perdono cercato e mai trovato, è la macchia nera che muove gli orizzonti e secca gli oceani. Lo sciame nero è il ricordo maledetto di chi riempie di croci il fondo del mare, e di chi piange il bambino che voleva mostrare al mondo la sua pagella, il rimprovero di chi saluta chi è partito e soccorre volti infuocati. Lo sciame è la negazione del volto scuro di ogni singolo umano, il furto di storie di madri, padri, sorelle e fratelli. Lo sciame è il razzismo in tutti noi che vediamo solo una macchia nera e udiamo il brusio di mille vespe cotte dal sole, ma ci rifiutiamo di riconoscere il volto di un fratello