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Il morbo e il clown


Ride il clown fra letti di ospedale 

e paesi spogli, 

privi di sassi argentati e tramonti di fuoco

Si fa beffe della morte 

e degli scarti di cibo che ricoprono pavimenti avidi di sangue

Allegri, sorridete guardando il dito 

e lasciate perdere la luna

È uno specchio ingannevole 

fatto apposta per evocare profumi inebrianti di donna 

e desiderare il riposo sotto le foglie dell'olmo

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Vergogna

  Tutto degrada tranne la vergogna, nei cuori di tenebra non c'è vergogna. Vergogna è ansimare di cupi teatranti e sentimenti di mezzi uomini. Vergogna è anima di agnello sfuggito al latrare dei cani, vergogna è il ciglio abbassato del superuomo e il desiderio di morire restando vivi   Voglio seppellire la vergogna nell'oscurità del borgo   e nella gaiezza dei conventi , voglio dimenticare il sangue, il lavacro degli dei, le colpe del mondo profondo e tetro.

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