Passa ai contenuti principali

Tumulti di Ottobre


Tumulti di Ottobre

Ombre impaurite affollano l'androne del palazzo d'inverno

accompagnate in processione da litanie  di donne  senza colpe 

e con rivoli opachi attorno agli occhi. 

Untorelli con insegne  colorate riposano dietro le dune sabbiose, 

sorseggiando vini dal sapore d'argilla, 

riflessi di ricordi dei giorni trascorsi all'ombra del palmeto . 

"La gente come noi non molla mai", 

cantano con la gioia mortale del venerdì santo.

Passeremo l'inverno ad ascoltare inni sepolcrali 

e a compiere rituali votivi  nelle  vie del mondo di sotto

ma senza il fragore degli stadi








Commenti

Post popolari in questo blog

L'esistenza di Bastian

  Esistiamo per noi stessi e per pochi altri, parenti amici e testimoni della rotta oscura. Tutto ciò nella bufera sommessa della ricerca di un nuovo linguaggio. Non lo trovo questo nuovo linguaggio, se non nelle note sconnesse di un pomeriggio di ricordi tristi, per cui non rompetemi l'anima,  io parlo con la mente rivolta ai disperati.  Mi dispiace solo che l'esistenza sia una nebulosa con pochi pixel. Vorremmo esistere, ma abbiamo poche prove dell'evidenza di un bagliore di anime

"USA Tomorrow". Forrest Trump all'attacco della democrazia.

Conversazione con il Prof Sensi  

USA Tommow. Mamdani, la variabile dell'invariabile