Il futuro si prosciuga, come una pozzanghera, l'orlo risucchia anime spente dagli sguardi inebetiti. Rimane un vuoto presente. Un dilagare di intenti e di urla strozzate, come senzatetto dall'occhio umido e un senso infallibile per la storia. Rimane la velleità del vecchio intirizzito, dai sogni sgominati dalle lancette del tempo. L'eros dei tempi andati ha le sembianze di donne avvolte nella nebbia, sagome dai riflessi argentati e facce avvizzite. Rimane l'attesa della notte e la foschia che lenisce il ricordo di amplessi e di sguardi colpevoli
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