Passa ai contenuti principali

Terra

Brucia la volta scura sopra le falene argentate e i germogli di pino,

sale il fumo all'orizzonte muto.

Gabbiani fuggono sollevando nuvole di tempesta,

Ricordi di fate e corse nella boscaglia.

Ignari poeti attraversano il fossato al lume di candela,

cantori al soldo del Dio del vuoto risalgono la china del monte,

senza riparo dall'odio.

Il bosco soccombe all'ennesima incuria dei luoghi dell'essere.

Corriamo ansimanti nell'anima di selva,

cercando di salvare il retaggio quieto 

di antenati con le giacche logore.

Non cè più l'aria gelida che nasconde lo sciame di invasori notturni e

domani sentiremo per l'ultima volta l'odore di fieno tagliato e

ascolteremo i canti di nostalgia di donne

accompagnati da lamenti ignari e sbuffi di incenso

 

 

Commenti

Post popolari in questo blog

Vergogna

  Tutto degrada tranne la vergogna, nei cuori di tenebra non c'è vergogna. Vergogna è ansimare di cupi teatranti e sentimenti di mezzi uomini. Vergogna è anima di agnello sfuggito al latrare dei cani, vergogna è il ciglio abbassato del superuomo e il desiderio di morire restando vivi   Voglio seppellire la vergogna nell'oscurità del borgo   e nella gaiezza dei conventi , voglio dimenticare il sangue, il lavacro degli dei, le colpe del mondo profondo e tetro.

USA Tommow. Mamdani, la variabile dell'invariabile

 

"USA Tomorrow". Forrest Trump all'attacco della democrazia.

Conversazione con il Prof Sensi