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L'autunno di ieri

Caduta di falsi ieri nascosti nel fogliame ingiallito 

L'aria calda sfarina il terriccio sul volto di ciechi che alitano sui vetri 

per rubare il suono dell'ascesa dei crisantemi

Nessuno ha brama di sangue, 

ma la violenza esplode nelle piazze all'indomani del vento che annuncia la primavera

Un'anziana signora con la lingua solcata dal sale e 

la voce sibilante di chi sopravvive al vento dell'est, 

sedeva lì

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Vergogna

  Tutto degrada tranne la vergogna, nei cuori di tenebra non c'è vergogna. Vergogna è ansimare di cupi teatranti e sentimenti di mezzi uomini. Vergogna è anima di agnello sfuggito al latrare dei cani, vergogna è il ciglio abbassato del superuomo e il desiderio di morire restando vivi   Voglio seppellire la vergogna nell'oscurità del borgo   e nella gaiezza dei conventi , voglio dimenticare il sangue, il lavacro degli dei, le colpe del mondo profondo e tetro.

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