Sono nero, vengo a casa tua e ti vengo a prendere.
Chi se ne frega mi prendo tutto quello che posso.
Per secoli ci avete depredato, raschiato le nostre terre
e ridotto le nostre anime a foglie morte intinte di veleno.
Allora non ti devo il prezzo della bontà,
sei tu che hai un debito di cinismo con me.
Non mi importa nemmeno dei neri come me,
fratelli di onde assassine e del fetore raccolto delle navi,
loro sono l'anima nera della coscienza dei bianchi,
sono sagome incoscienti,
come cartoni animati,
che sfilano nei porti fra bandiere tricolori e folle urlanti.
Che si salvino come possono, loro.
Sono quello che mi avete fatto diventare,
sono l'ombra nera sui natali colorati
e sulle spese folli che grondano buoni sentimenti
p.s. avviso ai legionari: è un testo a suo modo anti razzista
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