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Non giudico

Io non giudico

Non giudico gli attimi di rabbia e i sussurri del ruffiano.
 
Non giudico l'alito di vento che imprigiona vapori tossici e 
 
l'orizzonte imbrunito. 
 
Non giudico il libro maestro del ragazzo di strada;
 
Non giudico il diverso stare al mondo e 
 
l'ansia del trans nei vicoli malsani della città 
 
con le sue nudità  d'accatto.
 
Non giudico il fardello del passato e 
 
le scarpe cigolanti di padri che comprano 
 
cibi da poco prezzo al discount.
 
 
Non giudico il desiderio di fuga e l'ignoranza del male. 
 
Io non giudico lo scorrere dell'acqua 
 
e lo sguardo di un assassino, 
 
il lamento delle madri e le scorie di una vita miserevole. 
 
 
Non giudico le ferite liberatorie della ragazza borderline. 
 
Non giudico la mancanza di scopi, 
 
né la febbre del fanatico. 
 
Non giudico me stesso, 
 
solo le stanche ripetizioni

 

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Vergogna

  Tutto degrada tranne la vergogna, nei cuori di tenebra non c'è vergogna. Vergogna è ansimare di cupi teatranti e sentimenti di mezzi uomini. Vergogna è anima di agnello sfuggito al latrare dei cani, vergogna è il ciglio abbassato del superuomo e il desiderio di morire restando vivi   Voglio seppellire la vergogna nell'oscurità del borgo  e nella gaiezza dei conventi, voglio dimenticare il sangue, il lavacro degli dei, le colpe del mondo profondo e tetro.

La violenza

È tempo ormai che ho smesso di menare le mani, ma posso sempre ricominciare, in fondo diceva l'amico dei bassifondi è come andare in bicicletta. Non sopporto l'ombra nera che avvolge tutto e offusca ogni memoria di ponti sull'acqua e di maldestri abboccamenti di femmine  col cuore in affanno. Non sopporto la vigliaccheria che ti avvelena l'animo e proietta immagini della violenza benedetta dal cattivo maestro o usata come un destino di pietra dal sicario dell'ultima serie TV, surrogati della forza interiore dell'Übermensch. Eppure è lì, nella violenza, nell'amaro in bocca, nei rimpianti e nel ruggito dell'eroe che intravedi la salvezza e l'onore

Ucraina

  Domani vado in Ucraina, spogliandomi di senso. Vado con i miei compagni di disarmo, porto beni e la voglia di toccare con mano i campi minati e le trincee fra le messi di grano. Domani vado in Ucraina, salviamo umani. Andriy, Danylo, Oleh, Tapac, Alina, Mikhaylyna, Oleksandra Dove siete? Giacete nelle ferite della terra, custodi del fango Ucraina, chi cerca le tavole spoglie dei morti e le bandiere che ricordano le rosse primavere? Udiamo solo urla di donne e uomini contro i zeloti dell'orso oscuro. Domani vado in Ucraina con i miei compagni di disarmo porto luci ed ombre porto parole sincere porto sangue dalle viscere dell’orso porto verità di donne porto preghiere dai conventi dell’Apocalisse Ricordiamoci lo scorrere dei fiumi e l’aria densa della ruggine dei carri armati seguiamo le orme dei condottieri e il soffio della paura