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Scemo di guerra

 Alla fine ce l'ho fatta, 

ho il pieno controllo di me stesso.

Nelle spiagge piagate di Normandia, 

mentre cadono le bombe 

ho la perfetta indifferenza per la morte, 

perchè mi immagino scheggia fra le schegge.

Tornerò a casa e non sarò lo scemo di guerra,

saprò ancora amare e bere fino a stordirmi, 

scherzando con gli amici e 

quando ricorderò i proiettili, 

le bombe e gli arti maciullati, 

sarà come un racconto di gnomi e 

principi immersi nel fango.

Ti amo e non sai quanto, come la goccia di rugiada 

che cadeva  sui campi scavati dalle bombe.

Non c'è una trincea di sangue dove non c'eri anche tu 

a ricordarmi l'ordinario affaccendamento della domenica,

con la pasta al sugo che cuoceva dall'alba 

mentre tu con il tuo vestitino a fiori e i capelli sciolti

ascolatavi le canzoni del cuore.

Sono tornato e non sono diventato uno scemo di guerra,

sono un saggio che si nasconde all'ombra delle tamerici 

e sogna ancora i tuoi baci


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