Cercare uno straccio di scopo
per passare il tempo che resta
o giocare con macchie scure
e bagliori di tuono
e sogni di vespri?
Rovistare tenue fra ricordi di ossa
e promesse di fragili incantesimi.
Che ci attende all'ombra del sambuco?
Chi ci attende, spiriti alati con facce rigonfie
dopo che avremo consumato l'ultimo rifugio
di imbrattacarte stanchi?
C'era una volta un saggio cercatore di sguardi sinceri,
che origliava il vento, sentiero di voci di
banchieri insonni e spiava le carovane
di giovani vogliose per scovare il suo
destino fra gli oggetti della memoria.
Non trovò la gioia, ma si adormentò
sull'uscio dei banchieri
con lo sguardo complice delle giovani
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