Passa ai contenuti principali

Il dolore della memoria

Siamo nel dolore della memoria, 

spiriti avvolti dalle spirali acide del nirvana,

appostati nella polvere

sollevata dalle scarpe dei vecchi.

Vecchi pensosi,

loro odiano gli oboli di stanca retorica, 

elargite da angeli che non disdegnano ampie scollature

e frasi di circostanza,

per lenire l'affanno di gesta ingloriose,

ruminate con fatica e rimpianto.

Preferiscono il caldo ricordo della sfrontatezza,

i rivoli di sudore,

lo svolazzare di sottane

e i fiumi di birra

nel mattino della festa del santo.

Loro non sognano l'immortalità.

Pregano solo di conservare la

noia dell'attesa, senza curarsi

del fuoco che brucia l'anima

e dei calli alle mani,

marchi del volere dell'uomo pratico

o del destino di un servo scortese.

Una vita trascorsa fra le grida di mocciosi

e le bestemmie dei santi.

Il desiderio dell'esodo verso

luoghi esotici però rimane,

ma senza più l'affanno

per le rughe nei volti di cuoio

e per la furia demolitrice del tempo

 

Commenti

Post popolari in questo blog

Vergogna

  Tutto degrada tranne la vergogna, nei cuori di tenebra non c'è vergogna. Vergogna è ansimare di cupi teatranti e sentimenti di mezzi uomini. Vergogna è anima di agnello sfuggito al latrare dei cani, vergogna è il ciglio abbassato del superuomo e il desiderio di morire restando vivi   Voglio seppellire la vergogna nell'oscurità del borgo   e nella gaiezza dei conventi , voglio dimenticare il sangue, il lavacro degli dei, le colpe del mondo profondo e tetro.

USA Tommow. Mamdani, la variabile dell'invariabile

 

"USA Tomorrow". Forrest Trump all'attacco della democrazia.

Conversazione con il Prof Sensi