We are in the pain of memory,
spirits wrapped in the acid spirals of nirvana,
lurking in the dust
raised by the shoes of old men.
Thoughtful old men,
they hate the obols of tired rhetoric,
bestowed by angels who do not disdain ample cleavage
and phrases of circumstance,
to soothe the weariness of inglorious deeds,
ruminated with toil and regret.
They prefer the warm memory of shamelessness,
the rivulets of sweat,
the fluttering of skirts
and the rivers of beer
in the morning of the saint's feast.
They do not dream of immortality.
They only pray to preserve the
boredom of waiting, without caring
of the fire that burns the soul
and the calluses on their hands,
marks of the will of the practical man
or the fate of a rude servant
A life spent among the cries of brats
and the blasphemies of saints.
The desire for exodus to
exotic places, however, remains,
but no longer the yearning
for the wrinkles in leather faces
and for the demolishing fury of time
"L'infame involontario" è un membro di una ristretta categoria di persone, di per sè non necessariamente disoneste intellettualmente. L'infame involontario però è pur sempre un infame, oggettivamente spregevole nel suo esprimersi e nella costruzione delle sue tesi. A differenza dell'infame "volontario" soggettivamente infame, che coltiva la sua infamia in piena sintonia con la sua personalità, senza alcun senso di colpa ed è totalmente asservito alle esigenze del potere, l'infame involontario ha una storia travagliata alle spalle, fatta di conflitti interiori, di esperienze al limite, spesso contrassegnate dalla violenza come emersione di un percorso interiore in cui il parassita della doverizzazione ha imposto scelte radicali seppur sofferte. Parliamo di una visione della giustizia universale dove si impone la scelta di stare dalla parte del più debole e degli sfruttati senza fare sconti alla propria coscienza, consapevoli di dover compiere scelte ...
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