I would like to write and poetise
like Ungaretti and Montale,
brothers of eternity.
I would like to write antiquities
and follies ravished by frost
and arrogance,
like Sbarbaro
and Dino Campana.
Even more
I would like to resemble Dante
and Petrarch, technicians of sublime sound.
I would like to handle feet, endecasyllables,
septenaries
anaphora, palisades, enjambement
sublime metrics, laden with deep echoes.
I am content with rudimentary hexagons
materials of barbaric and petty experience
and a heart of disconnected fibres
Non sono mai stato a Gaza ma ho visto la mia immagine riflessa sui palazzi bruciati e sulle facce segnate da tatuaggi di guerra di adolescenti Si fanno selfie fra le macerie dedicandoli al cuore avvizzito di dame protese a cercare l'inferno. Non ho mai combattuto seriamente e non ho mai visto il sangue scorrere da ferite mortali in un campo di battaglia, ma ho visto la mia immagine riflessa sulle baionette intinte di veleno. Oggi pensavo che vigliacco sono a non desiderare una morte eroica in battaglia e preferire ricordi spenti nell'alcol e la pace dei sommi sacerdoti del nulla alle sagge parole degli infami col martello di Thor. Non sono mai stato da nessuna parte, nei vicoli ruvidi che risuonano delle grida di ladri e prostitute, nei bassifondi popolati da larve umane con le facce scavate e i denti marci, che cercano rifugio dalla propria coscienza fra le braccia del fentanyl. Nei centri di salute mentale con le navi dei fo...
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