La poesia espressione,
di fragili corpi anoressici in cerca
di sistemi affabili e psicoterapeuti dell'oltre il giardino.
Crepuscolare annebbiare le cornici di mangrovie 
che stemperano il luttuoso ricercare la fine dei tempi 
e l'orrore retorico del "io credo che, ma la questione è complessa"
Imagismo del dire il dolore, limpido e chiaro 
e svenderlo su una tela di mosche sanguinanti, l'art pour l'art, 
fra le note di ukuleli gracchianti.
Poesia come carta di giornale 
per avvolgere crani avvizziti e 
rimasugli di buone intenzioni,
Abbagli di messe, sorellanze disperate, 
pietà materne per l'imbroglio alla biologia.
Poesia, si trasforma l'inerte scellarato 
e banale
si curano ferite con giochi di parole 
  Tutto degrada tranne la vergogna,  nei cuori di tenebra non c'è vergogna.  Vergogna è ansimare di cupi teatranti  e sentimenti di mezzi uomini. Vergogna è anima di agnello sfuggito al latrare dei cani, vergogna è il ciglio abbassato del superuomo e il desiderio di morire restando vivi   Voglio seppellire la vergogna nell'oscurità del borgo   e nella gaiezza dei conventi ,  voglio dimenticare il sangue, il lavacro degli dei,  le colpe del mondo profondo e tetro.  
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