La poesia espressione,
di fragili corpi anoressici in cerca
di sistemi affabili e psicoterapeuti dell'oltre il giardino.
Crepuscolare annebbiare le cornici di mangrovie
che stemperano il luttuoso ricercare la fine dei tempi
e l'orrore retorico del "io credo che, ma la questione è complessa"
Imagismo del dire il dolore, limpido e chiaro
e svenderlo su una tela di mosche sanguinanti, l'art pour l'art,
fra le note di ukuleli gracchianti.
Poesia come carta di giornale
per avvolgere crani avvizziti e
rimasugli di buone intenzioni,
Abbagli di messe, sorellanze disperate,
pietà materne per l'imbroglio alla biologia.
Poesia, si trasforma l'inerte scellarato
e banale
si curano ferite con giochi di parole
Ikigai Sotto il fusto dell'olmo , carezzati da brezze unte di resti avari e odori della periferia. Il senso di che. Le medaglie che mostriamo sono antiche promesse di guerra, di eroismo e di sangue, sopra strade lastricate di mosaici sulla via di Santiago . Eppure ci piaceva l'odore della polvere da sparo, le corse vertiginose e le notti passate a bere e a costruire fantasie di donna. Penso al senso del tutto, raccontato nella novella del solito Sabato, tutti stretti fra le spire di fumo di sigaretta e la noia per il mattino di sudore. La sera finalmente si beve di nuovo, le angoscie scivolano nell'ombra di suono, il solito locale, infestato di sguardi untuosi e di capelli esageratamente ispidi e raccolti. Ikigai, si rinnova la promessa, ma il tempo scorre leggero fra le nuvole della montagna e il viaggio di Agosto verso la Catalogna . Ci rivedremo a contare gli anni che mancano ...
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