Mi basta guardare il croco giallo,
seduto in poltrona,
la quercia con le sue ali sciatte,
il sambuco,
irriducibile e sgraziato.
Mi basta il volo del gheppio
e il suo planare solitario.
Mi basta la nebbia lattiginosa della Maiella.
Mi basta tutto questo,
per poter dire ho vissuto,
ma al diavolo la morte
Tutto degrada tranne la vergogna, nei cuori di tenebra non c'è vergogna. Vergogna è ansimare di cupi teatranti e sentimenti di mezzi uomini. Vergogna è anima di agnello sfuggito al latrare dei cani, vergogna è il ciglio abbassato del superuomo e il desiderio di morire restando vivi Voglio seppellire la vergogna nell'oscurità del borgo e nella gaiezza dei conventi, voglio dimenticare il sangue, il lavacro degli dei, le colpe del mondo profondo e tetro.
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