Devi smettere di vergognarti,
di suonare la rampogna a ogni folla di interdetti
e suore maliziose.
Devi smettere di vergognarti
Di credere che i ricordi siano pietre
cadute nelle piazze gremite da relitti umani adoranti.
Devi smettere di vergognarti.
Dobbiamo fare strame di cattivi propositi
e malinconie che affollano i borghi natii.
Dobbiamo superare le attese per il superuomo
che distrugge ogni nobiltà d'animo
e sparge detriti aguzzi e insanguinati sui templi della finanza.
Quel superuomo non ha vergogna,
ha solo bisogno di una scintilla di buon vivere
e di abbracciare i compagni di strada.
Ha bisogno di umanità leggera come una piuma,
di scrutare i porti,
di soccorrere i malcapitati
e ridere senza ritegno quando le acque si calmano.
Ha bisogno del suono della vittoria
e di folle che sussurrano litanie al dio della rivolta
Tutto degrada tranne la vergogna, nei cuori di tenebra non c'è vergogna. Vergogna è ansimare di cupi teatranti e sentimenti di mezzi uomini. Vergogna è anima di agnello sfuggito al latrare dei cani, vergogna è il ciglio abbassato del superuomo e il desiderio di morire restando vivi Voglio seppellire la vergogna nell'oscurità del borgo e nella gaiezza dei conventi , voglio dimenticare il sangue, il lavacro degli dei, le colpe del mondo profondo e tetro.
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