La pace fu
La pace sarà, nel segno della sporca dozzina,
nel vanto del disonore,
nel soccorrere vedove e cani rognosi.
La pace sarà, dei vili senza rancore, che amano la terra
e i gesti sospinti da sentimenti
sazi di germogli e occhiate risolute.
La pace sarà
mandare al diavolo i dannunziani spuri e infami
e i politici senza dio con i loro falsi sorrisi empatici.
La pace sarà
scacciare memorie di scheletri che danzano nella cenere
bluastra dell'Apocalisse e
bandiere che sventolano sotto soli amaranto.
La pace sarà
umanità che giace sotto la polvere
di cattedrali costruite da spiriti eletti.
La pace fu
"L'infame involontario" è un membro di una ristretta categoria di persone, di per sè non necessariamente disoneste intellettualmente. L'infame involontario però è pur sempre un infame, oggettivamente spregevole nel suo esprimersi e nella costruzione delle sue tesi. A differenza dell'infame "volontario" soggettivamente infame, che coltiva la sua infamia in piena sintonia con la sua personalità, senza alcun senso di colpa ed è totalmente asservito alle esigenze del potere, l'infame involontario ha una storia travagliata alle spalle, fatta di conflitti interiori, di esperienze al limite, spesso contrassegnate dalla violenza come emersione di un percorso interiore in cui il parassita della doverizzazione ha imposto scelte radicali seppur sofferte. Parliamo di una visione della giustizia universale dove si impone la scelta di stare dalla parte del più debole e degli sfruttati senza fare sconti alla propria coscienza, consapevoli di dover compiere scelte ...
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