La domanda fondamentale è: perchè devo preoccuparmi delle sorti della sinistra? Cosa ha mai fatto la sinistra per me? Me lo ha ordinato il medico? Avverto quel senso etico che induce un intellettuale a farsi carico di una missione storica? Lo spirito assoluto parla attraverso di me? No, forse è semplicemente il fatto che come cittadino sento il dovere di impegnarmi in politica per "fare la differenza". Aiutare gli ultmi i diseradati, fare giustizia. Non raccontiamoci balle. Ci interessano le sorti della sinistra perchè vogliamo una casa in cui stare, una comunità che ci accolga e si prenda cura di noi e ci sottragga da quella cappa opprimente e spersonalizzante dell'uomo a una dimensione. Un prodotto di massa, riconoscibile dai tracciamenti sui social e dalle indagini di mercato. La sinistra per molti di noi rappresenta il residuo di un'identià in via di dissolvenza, senza la quale siamo degli individui monotoni e in cerca di senso.
Ecco perchè. Forse i più giovani non cercano rifugi o timbri identitari, non sono addestrati a farlo, ma per noi vecchi la politica e l'identità che ti conferiva è stata il sale della vita, la sola maniera per sentirci protagonisti di un'epopea straordinaria, o del grande avvento (che non avviene mai).
Lasciateci parlare di sinistra ancora un po', passare il tempo spiando gli operai dei cantieri non fa per noi
Andiamo oltre il parlare
RispondiEliminaProviamo a fare