Non voglio spoilerare, come si dice in gergo, l'ultimo film delle infinita saga di James Bond, protagonista Daniel Craig: " No Time to Die", mi limito a dire che il personaggio di James Bond è stato trasformato in un eroe tragico, e tutta la struttura narrativa del film si snoda sul filo della tragedia. Sacrilegio? Omaggio a un politically correct che richiede il mettersi a nudo del personaggio che non nasconde e un'anima "non binaria" e asessuata (scherzo eh)? Non so, il film tocca molte corde e riece a divertire pur nella immanenza della tragedia e a non irritare la sensbilità dei più foschi "rossobruni" anche quando mette in campo stereotipi politicamente corretti. Va beh! Guardatevelo
Non sono mai stato a Gaza ma ho visto la mia immagine riflessa sui palazzi bruciati e sulle facce segnate da tatuaggi di guerra di adolescenti Si fanno selfie fra le macerie dedicandoli al cuore avvizzito di dame protese a cercare l'inferno. Non ho mai combattuto seriamente e non ho mai visto il sangue scorrere da ferite mortali in un campo di battaglia, ma ho visto la mia immagine riflessa sulle baionette intinte di veleno. Oggi pensavo che vigliacco sono a non desiderare una morte eroica in battaglia e preferire ricordi spenti nell'alcol e la pace dei sommi sacerdoti del nulla alle sagge parole degli infami col martello di Thor. Non sono mai stato da nessuna parte, nei vicoli ruvidi che risuonano delle grida di ladri e prostitute, nei bassifondi popolati da larve umane con le facce scavate e i denti marci, che cercano rifugio dalla propria coscienza fra le braccia del fentanyl. Nei centri di salute mentale con le navi dei fo...
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