La soluzione più semplice e più scontata: costituire un'associazione a livello nazionale con diramazione regionale, che abbia il preciso intento di farsi carico di un ricambio della classe dirigente attuale. Naturalmente tutto questo significa mettere da parte ogni concezione che richiede una gerarchia d'intervento e una precisa stadiazione dell'agire politico ( "bisogna prima radicarsi sul territorio, ci vogliono anni", "occorre mettere da parte per un po' velleità elettoralistiche e aspettare" ecc), nella convinzione che non esistono formule ma dimensioni diverse, per nulla affatto incompatibili, ma complementari. L'una è quella dell'emersione mediatica sfruttando l'appuntamento elettorale e l'altra quella di una presenza assidua e puntuale in ogni situazione di lotta e rivendicazione. Da qui l'associazione (la chiamo così per comodità), che ha un respiro nazionale, statuti, sedi, radicamento, comitati, sezioni ecc. A livello re...
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