Passa ai contenuti principali

Malinconia

Sempre la malattia del tempo,

colora di tinte vorticose e di scura malinconia

le ombre che si intravedono dalla finestra,

mentre scorre vivido lo sciame grigio dell'autunno.

Sono esattori dei  debiti con la morte e non fanno sconti, 

una vita per un brivido o per una forte delusione.

Si inganna l'attesa con compiaciuta indifferenza,

accompagnati da sinfonie jazz, ricordi di vecchi amori mai sopiti

e rimpianti di guerriero del sol di levante,

con  le sue piastrine unte di grasso di balena.

Non rammento più il canto delle sirene, 

il vociare insulso dei perdenti 

e  lo scorrere del tempo nelle gare fra ego immaturi.

Ricordo bene però il profumo dolciastro del mosto e 

quello fruttato del rosso rubino.

Ricordo bene anche il profumo insolito e presto familiare della cannabis,

il prendiamoci il cielo e le diecimila anime scomposte e impazienti.

Ancora una volta, 

ancora un'altra occasione

 

 

Commenti

Post popolari in questo blog

Vergogna

  Tutto degrada tranne la vergogna, nei cuori di tenebra non c'è vergogna. Vergogna è ansimare di cupi teatranti e sentimenti di mezzi uomini. Vergogna è anima di agnello sfuggito al latrare dei cani, vergogna è il ciglio abbassato del superuomo e il desiderio di morire restando vivi   Voglio seppellire la vergogna nell'oscurità del borgo   e nella gaiezza dei conventi , voglio dimenticare il sangue, il lavacro degli dei, le colpe del mondo profondo e tetro.

La violenza

È tempo ormai che ho smesso di menare le mani, ma posso sempre ricominciare, in fondo diceva l'amico dei bassifondi è come andare in bicicletta. Non sopporto l'ombra nera che avvolge tutto e offusca ogni memoria di ponti sull'acqua e di maldestri abboccamenti di femmine  col cuore in affanno . Non sopporto la vigliaccheria che ti avvelena l'animo e proietta immagini della violenza benedetta dal cattivo maestro o usata come un destino di pietra dal sicario dell'ultima serie TV, surrogati della forza interiore dell'Übermensch. Eppure è lì, nella violenza, nell'amaro in bocca, nei rimpianti e nel ruggito dell'eroe che intravedi la salvezza e l'onore

Anime sorde

Due sono le anime feroci che ribollono nel dannato brulicare nell'inconscio torrido e infame del popolo e che servono i politici astuti. La prima è quella che si nutre dell'immagine diafana, come in un quadro con una cornice di ciottoli colorati, del giardino o dell' isola felice . Se mi parli di giardino o di isola i volti scuri che chiedono asilo e vendetta per i torti subiti non possono che apparire rovi spinosi molesti che divorano il prato come un morbo incattivito o un brulichio di vermi. Calpestano le calle e pasteggiano fra le aiuole i maledetti. L'isola felice è poi quel tratto di anima, di dolci carezze, di sole che porta promesse di immortalità e dei riflessi blu della tua donna, che è solo tuo e di nessun altro. Capite che appellarsi alla bontà non serve a nulla. In tutto questo c'è tanto della polvere cupa dell'Übermensch e di un malinteso riflesso di difesa. La seconda anima, la discordia perenne è simile alla prima, ma vive nel terrore di donne v...