Always the disease of time,
colours with swirling hues
and of dark melancholy
the shadows glimpsed through the window,
while the grey swarm of autumn flows vividly by.
They are debt collectors with death
and make no discounts,
a life for a thrill
or for a strong disappointment.
One deceives the wait with complacent indifference,
accompanied by jazz symphonies,
memories of old loves never dormant
and regrets of a warrior of the rising sun,
with his dogtags greased with whale blubber.
I no longer remember the siren song,
the insulting hubbub of losers
and the passing of time
in the contests between immature egos.
I do, however, remember the sweetish scent of must
and the fruity scent of ruby red.
I also well remember the unusual
and soon familiar scent of cannabis,
the taking of the sky
and the ten thousand decomposed souls
and impatient.
One more time,
yet another occasion
"L'infame involontario" è un membro di una ristretta categoria di persone, di per sè non necessariamente disoneste intellettualmente. L'infame involontario però è pur sempre un infame, oggettivamente spregevole nel suo esprimersi e nella costruzione delle sue tesi. A differenza dell'infame "volontario" soggettivamente infame, che coltiva la sua infamia in piena sintonia con la sua personalità, senza alcun senso di colpa ed è totalmente asservito alle esigenze del potere, l'infame involontario ha una storia travagliata alle spalle, fatta di conflitti interiori, di esperienze al limite, spesso contrassegnate dalla violenza come emersione di un percorso interiore in cui il parassita della doverizzazione ha imposto scelte radicali seppur sofferte. Parliamo di una visione della giustizia universale dove si impone la scelta di stare dalla parte del più debole e degli sfruttati senza fare sconti alla propria coscienza, consapevoli di dover compiere scelte ...
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