L'eroismo non è materia oscura
nel ventre molle dell'ES borghese
falsamente trasgressivo.
Giace negli antri di botteghe
artigiane in rovina e cerca la rissa.
Divora cervelli in attesa
e rompe l'incanto della tradizione.
Respinge la gloria della spada
e preferisce gli aliti corrosivi
e la sicumera oltraggiosa
dei talk show.
Le moltitudini anelano l'infinito spinoziano
e le notti danzanti di criminali smorti
divenuti eroi.
Occorre forse tornare a indossare abiti
levigati dall'incuria
e recitare strane litanie sui tetti assolati?
Come sbarazzarsi della dittatura della parola?
Chi può saperlo se non la donna
che mostra i suoi seni
e scuote le fantasie malate degli illetterati
Non sono mai stato a Gaza ma ho visto la mia immagine riflessa sui palazzi bruciati e sulle facce segnate da tatuaggi di guerra di adolescenti Si fanno selfie fra le macerie dedicandoli al cuore avvizzito di dame protese a cercare l'inferno. Non ho mai combattuto seriamente e non ho mai visto il sangue scorrere da ferite mortali in un campo di battaglia, ma ho visto la mia immagine riflessa sulle baionette intinte di veleno. Oggi pensavo che vigliacco sono a non desiderare una morte eroica in battaglia e preferire ricordi spenti nell'alcol e la pace dei sommi sacerdoti del nulla alle sagge parole degli infami col martello di Thor. Non sono mai stato da nessuna parte, nei vicoli ruvidi che risuonano delle grida di ladri e prostitute, nei bassifondi popolati da larve umane con le facce scavate e i denti marci, che cercano rifugio dalla propria coscienza fra le braccia del fentanyl. Nei centri di salute mentale con le navi dei fo...
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