Lode a chi ha creduto nella ragione spinta nel baratro.
A chi ha visto la passione invitata ai tavoli dei banchieri con la lingua lunga
e le palpebre appesantite dal dolce riverbero dei fumi di oppio.
Lode a chi non ha ceduto al calcolo impietoso e graffiante.
Lode a chi ci ha aperto gli occhi sulla loro insipienza
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