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Visualizzazione dei post da maggio, 2022

Poesia

  La poesia è musica. La poesia è racconto genuino E' sofferenza del non detto. E' nascondersi dietro le parole. E' un codice muto comprensibile a pochi mentori con le orecchie foderate di cuoio. E' un infame mosaico di parole vuote

I Neocon Italiani e le bombe democratriche

Tanti che prima erano antimperialisti e consideravano l'america la madre dell'inganno e della sopraffazione, oltrechè tempio del capitalismo, si stanno spostando verso posizione assimilabili a quella dei neocon americani. Se gli USA massacrano interi paese le motivazioni non contano, conta il dato emergente dalle rovine fumanti delle città martoriate e dai cadaveri vittime delle bombe intelligenti, e cioè il potenziale germogliare della democrazia finalmente liberata dai vari satrapi, Saddam, Gheddfi e altri. Le bombe non seminano morte, seminano democrazia, perchè è innegabile che il governo che seguirà alle bombe sara migliore di quello di prima. Accade però che questi popoli bombardati siano intimamente corrotti nel loro DNA e il selvaggio che resiste al colonialismo riemerge dalle ceneri e dal sangue dei vinti, quindi invece di approfittare dell'occasione per diventare democratici, quegli stessi popoli si dividono in tribù e si fanno le guerre tribali fra loro. La colpa...

Domani smetterò di morire

Domani sarò immortale perchè  mi diranno che sono finti i tempi dell'illusione, i tempi del futuro remoto,  delle speranze,  dei desideri mai appagati,  della verbosità placata dal vento  e dai rimproveri di femmine troppo desiderate. Domani smetterò di morire  perchè sarò solo davanti alla morte  e non dirò parole di consolazione  a miserabili dai pensieri furtivi  e dalle voglie indicibili e troppo umane. Sarò sicuro della veglia e dei sogni   e non confonderò immagini lascive  di un futuro scolpito su rifugi d'amore,  con le carezze di un edipo stanco  e senza memoria.   Domani morirò quanto basta  per non desiderare la morte

La guerra degli spiriti liberi

 Dice una persona di buonsenso che non si gioca alla roulette russa con la Russia, perchè non esiste alcuna media che possa giustificare un tale azzardo, visto che se anche  la posta fossero tutte le ricchezze del mondo non varrebbe il rischio di una guerra nucleare. Esatto, è proprio così. Purtroppo i liberali, gente ipocrita e senza sentimenti, invece di porre fine alla guerra ridiscutendo gli assetti mondiali e ridisegnado un mondo senza nessuna trazione o tutte le trazioni possibili, hanno deciso che l'unica uscita possibile è la vittora dell'occidente e nello specifico degli USA, a costo dell'Apocalisse. Non perchè credano davvero che gli USA siano una nazione realmente democratica, difensore dei deboli, fustigatrice di tutte le ingiustizie e votata al progresso dell'umanità. No, sanno bene gli infingardi che gli USA sono molto peggio della Russia in tema di guerre sanguinose e crudeli e in tema di imperialismo. Fanno questa scelta perchè sono coscienti che la demo...

Abbiamo bisogno di una teoria...

Abbiamo bisogno di una teoria, solida e convincente, che spieghi quello che sta accadendo nel mondo e ci indichi le pratiche efficaci per cambiarlo. Non serve andare in TV se non riesci a farti conoscere diversamente. Fossimo tutt'uno l'azione sui social sarebbe efficace, così produciamo solo rumore di fondo, un brusio che è il risuonare di piccoli ego in cerca di visibilità. Personalmente mi sono rotto dei distinguo e delle discriminanti, c'è una linea, contro il liberismo e contro le guerre. Per una redistribuzione della ricchezza e un'ecologia che non sia solo giardinaggio come dice qualcuno. Ma ci vuole una teoria e sono certo che ce l'abbiamo, dobbiamo solo renderla visibile. Non è più una questione di classe è una questione di scelte e di passione. Una questione di ragione e di scopi elevati. Come si da il senso di una teoria e di un'affiliazione? Questo dovremmo chiederci. Simbologie, mito delle origini, sono prese in giro lo so, ma dobbiamo trovare qual...

Foucault, Deleuze, la musica e i giovani d'oggi

Mentre camminavo quest'oggi non ho potuto fare a meno di captare le note musicali che provenivano da un gruppetto di ragazzine adolescenti sedute in spiaggia. Le ragazze cantavano accompagnando la voce dell'autore, mostrando di conoscere perfettamente il testo della canzone. Mi è venuto da fare qualche riflessione e non ho potuto fare a meno di confrontare il tipo di fruizione della musica delle nuove generazioni rispetto alla mia. I giovani, o perlomeno mi sembra di capire buona parte di essi, amano canzoni semplici, dai testi che si sintonizzano con un sentire intimo attraverso un linguaggio immediato, da gergo biascicato ed eletto a realismo contemporaneo anche se nessuno in realtà parla così. La musica  che accompagna il testo è una vera monnezza, fra la nenia che ti carezza e ti blandisce facendo leva sul tuo gusto infantile per il dolciastro e un ritmo balordo che risuona facilmente in una testa vuota (in senso zen), scevra da quei contenuti pallosi e pretenziosi di noial...