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Arantza

Il sorriso gentile temprato da
aureole sofferenti,
bagliori insolenti di ricordi dolorosi.
Lo sguardo di fata curiosa che scruta orizzonti malinconici.
La tua genuinità e la tua sincerità hanno il fragore del tuono
e la sicumera di una scommessa vinta in partenza.
Dobbiamo preservare questa genuinità
facendo sconti all'eroismo che acceca,
custodirla come un'orcia di olio sublime.
Amica dei prati disseccati e del cuore rosso di un'ascesa incompiuta,
che porta allo scempio della rettitudine  e poi alla morte,
senza passare per la maturità

La suave sonrisa templada por
auras de sufrimiento,
destellos insolentes de recuerdos dolorosos.
Tu curiosa mirada de hada oteando horizontes melancólicos.
Tu autenticidad y sinceridad tienen el rugido del trueno
y la seguridad de una apuesta ganada al principio.
Debemos preservar esta autenticidad haciendo descuentos a el heroísmo que ciega,
guardarla como un frasco de aceite sublime.
Amiga de los prados desecados y del corazón rojo de un ascenso inacabado,
que conduce a la destrucción de la justicia y la muerte,
sin pasar por la madurez

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Vergogna

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La violenza

È tempo ormai che ho smesso di menare le mani, ma posso sempre ricominciare, in fondo diceva l'amico dei bassifondi è come andare in bicicletta. Non sopporto l'ombra nera che avvolge tutto e offusca ogni memoria di ponti sull'acqua e di maldestri abboccamenti di femmine  col cuore in affanno. Non sopporto la vigliaccheria che ti avvelena l'animo e proietta immagini della violenza benedetta dal cattivo maestro o usata come un destino di pietra dal sicario dell'ultima serie TV, surrogati della forza interiore dell'Übermensch. Eppure è lì, nella violenza, nell'amaro in bocca, nei rimpianti e nel ruggito dell'eroe che intravedi la salvezza e l'onore

Ucraina

  Domani vado in Ucraina, spogliandomi di senso. Vado con i miei compagni di disarmo, porto beni e la voglia di toccare con mano i campi minati e le trincee fra le messi di grano. Domani vado in Ucraina, salviamo umani. Andriy, Danylo, Oleh, Tapac, Alina, Mikhaylyna, Oleksandra Dove siete? Giacete nelle ferite della terra, custodi del fango Ucraina, chi cerca le tavole spoglie dei morti e le bandiere che ricordano le rosse primavere? Udiamo solo urla di donne e uomini contro i zeloti dell'orso oscuro. Domani vado in Ucraina con i miei compagni di disarmo porto luci ed ombre porto parole sincere porto sangue dalle viscere dell’orso porto verità di donne porto preghiere dai conventi dell’Apocalisse Ricordiamoci lo scorrere dei fiumi e l’aria densa della ruggine dei carri armati seguiamo le orme dei condottieri e il soffio della paura