Definitivo, una frase secca, grondante di senso, che scioglie il pallore della rivoluzione. Incitamento, messaggio imbonitore, recide il malcontento con lame rotanti, aggiudica morale e senso del vivere, guardando il sole degli antenati. Non usare personalismi, non perchè non esista l'io con le fronde del disonore, esiste, ma è patetico. Non io, si vuole essere impersonali scrutare il buio, intuito di erbe disseccate e servite fredde. Madri che imprecano l'ultima jacquerie di figli molesti. Padri che sorseggiano vino scadente per sedare l'ansia delle attese di dialogo. Figli che assaporano il gusto dell'offesa, senza riguardo, nè comprensione per le spalle ricurve, eroi per un giorno, esentati dai sensi di colpa per i loro ghigni compiaciuti. Non ci sono personalismi, solo maldestri tentativi